Cosa succede quando c’è un trauma cranico?

Il cervello è un organo contenuto all’interno delle ossa craniche ed è immerso in un liquido, il liquido cerebrospinale (che ha funzioni vitali di protezione e nutrimento delle cellule cerebrali): quando il cervello (a seguito di incidenti o cadute) è sottoposto ad improvvisi e bruschi movimenti  va ad urtare le ossa che lo avvolgono, con conseguenze più o meno gravi a seconda del colpo ricevuto.

Quali conseguenze?

A seconda della gravità del danno si possono registrare conseguenze sia sul piano fisico (paresi, difficoltà motorie, difficoltà visive e sensoriali..) che sul piano cognitivo: ad essere maggiormente colpite sono le abilità cognitive superiori (capacità di pianificazione, organizzazione, soluzione di problemi, capacità di esecuzione di più compiti contemporaneamente), abilità di memoria (memoria a breve termine), difficoltà di attenzione, difficoltà visuo-spaziali e difficoltà linguistiche.

Spesso di rilevano difficoltà anche a livello emozionale e comportamentale caratterizzate da una riduzione della tolleranza alla frustrazione, rapidi cambiamenti di umore, apatia, disinibizione, ansia ed umore depresso.

In che modo la neuropsicologia può essere di aiuto?

Partendo da una valutazione funzionale del sistema cognitivo, si intraprende un percorso di riabilitazione che mira principalmente all’accettazione e alla conoscenza della nuova condizione. Si utilizzano esercizi e software che mirano alla stimolazione e potenziamento delle capacità cognitive, aiutando la persona a trovare nuove strategie e risorse per affrontare compiti quotidiani, con l’obiettivo primario di  mantenere un buon livello di efficienza e di autonomia nella vita quotidiana.

Dott.ssa Martina Cavada, Psicologa

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